Quali sono le spese per il mutuo sulla prima casa?

L’acquisto della prima casa rappresenta una delle decisioni più importanti nella vita di molte persone, sia dal punto di vista emotivo che finanziario. Per affrontare questa spesa, molti ricorrono al mutuo, uno strumento finanziario che permette di dilazionare nel tempo il pagamento dell’immobile. Ma quali sono le spese legate a un mutuo sulla prima casa? Vediamo insieme le principali.

Come funziona il mutuo sulla prima casa?

Il mutuo sulla prima casa è un finanziamento a medio-lungo termine che una banca concede per acquistare l’immobile che diventerà la tua abitazione principale. In cambio di questo prestito, il mutuatario si impegna a rimborsare l’importo ricevuto tramite rate periodiche, che comprendono una parte di capitale e una di interessi, ovvero il costo del finanziamento stesso. La casa oggetto del mutuo funge da garanzia nei confronti della banca, il che significa che l’istituto di credito può rivalersi sull’immobile in caso di mancato pagamento.

Quali sono le spese principali legate al mutuo sulla prima casa?

Quando si decide di accendere un mutuo per l’acquisto della prima casa, è importante essere consapevoli delle varie spese che ne derivano. Ecco un elenco delle principali:

  1. Spese di istruttoria: Sono le spese che la banca richiede per la valutazione della tua richiesta di mutuo. Questa fase comprende l’analisi della tua situazione finanziaria e la verifica dei documenti necessari. Solitamente, queste spese oscillano tra i 500 e i 1.000 euro.
  2. Spese di perizia: La banca effettua una perizia sull’immobile per stabilirne il valore reale. Questa operazione è essenziale per garantire che il valore dell’immobile sia sufficiente a coprire il mutuo richiesto. Le spese di perizia variano solitamente tra i 300 e i 500 euro.
  3. Spese notarili: Il notaio è una figura indispensabile per formalizzare l’atto di mutuo e l’iscrizione dell’ipoteca sull’immobile. Gli oneri notarili sono determinati in base all’importo dell’iscrizione ipotecaria a favore della banca mutuante. L’importo dipende da banca a banca, può essere fino a due volte l’importo del capitale mutuato. Il notaio applica a questo punto un aliquota su questo importo per determinare l’onorario del mutuo.
  4. Assicurazione obbligatoria: La maggior parte delle banche richiede la stipula di un’assicurazione sulla casa contro incendi e scoppio, che serve a tutelare l’immobile e, di conseguenza, il credito della banca. Il costo di questa assicurazione varia in base al valore dell’immobile e alla durata del mutuo.
  5. Assicurazione facoltativa: Oltre all’assicurazione obbligatoria, potresti decidere di stipulare altre assicurazioni facoltative, come l’assicurazione sul credito o l’assicurazione sulla perdita del lavoro. Queste assicurazioni offrono una maggiore protezione in caso di eventi imprevisti.
  6. Imposta di registro: L’imposta di registro è un’imposta che si paga per registrare l’atto di compravendita dell’immobile. L’aliquota varia a seconda della regione e del tipo di immobile.
  7. Spese per l’imposta sostitutiva: Sui mutui per l’acquisto della prima casa, è prevista un’imposta sostitutiva dello 0,25% sul capitale erogato. Questa è una tassa che viene pagata una tantum al momento della stipula del mutuo..

Essere a conoscenza di queste spese ti aiuterà a pianificare meglio il budget necessario per l’acquisto della tua prima casa e ad affrontare con maggiore tranquillità il processo di richiesta e gestione del mutuo.

Le agevolazioni fiscali sulla prima casa

L’acquisto della prima casa è particolarmente incentivato dallo Stato attraverso una serie di agevolazioni fiscali, sia al momento dell’acquisto che durante la vita dell’immobile.

Agevolazioni all’acquisto

Quando si acquista la prima casa, è possibile usufruire di tasse ridotte sulla compravendita. In particolare, se acquisti da un privato o da un’impresa che vende in esenzione IVA, l’imposta di registro è ridotta al 2% sul valore catastale dell’immobile, rispetto al 9% previsto per le seconde case. Se invece acquisti da un’impresa con IVA, l’aliquota è del 4% anziché del 10%. Queste riduzioni rendono più accessibile l’acquisto della prima casa, riducendo significativamente i costi iniziali.

Agevolazioni durante la vita dell’immobile

Durante la vita dell’immobile, la normativa prevede ulteriori agevolazioni. Per esempio, l’IMU (Imposta Municipale Unica) e la TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili) non sono dovute per l’abitazione principale, con l’eccezione delle case considerate di lusso (categorie catastali A1, A8 e A9). Questo comporta un risparmio significativo per le famiglie, che possono così destinare maggiori risorse al rimborso del mutuo.

Detrazioni IRPEF per gli interessi passivi

Se hai stipulato un mutuo per l’acquisto della prima casa, puoi beneficiare di una detrazione IRPEF del 19% sugli interessi passivi pagati annualmente. Questa detrazione è applicabile fino a un massimo di 4.000 euro di interessi, il che significa un risparmio fiscale massimo di 760 euro all’anno. La detrazione può essere richiesta anche per le spese accessorie connesse all’accensione del mutuo.

Tabella riassuntiva di tutte le spese e delle possibili detrazioni

SpesaDescrizioneImporto IndicativoDetraibilità
Interessi passivi sul mutuoCosto del finanziamento, pagato nelle rate mensili.Variabile19% fino a 4.000€ annui
Spese di istruttoriaValutazione della richiesta di mutuo.500-1.000€19%
Spese di periziaValutazione dell’immobile.300-600€19%
Spese notarili per l’atto di mutuoCosti legati all’intervento del notaio.1.500-3.000€19%
Assicurazione sull’immobilePolizza obbligatoria per coprire i danni.VariabileNon detraibile
Imposte sull’acquistoImposta di registro, ipotecaria e catastale.VariabileNon detraibili, ma ridotte per prima casa

Differenza tra TAN e TAEG: un approfondimento

Quando esplori le opzioni di prestiti e finanziamenti, è essenziale comprendere le differenze tra i termini TAN e TAEG, poiché entrambi giocano un ruolo cruciale nella valutazione del costo del tuo prestito. 

TAN

Il TAN (Tasso Annuo Nominale) rappresenta il tasso di interesse annuale applicato al capitale prestato e fornisce un’indicazione del costo degli interessi, ma non include spese aggiuntive.

l TAN riflette il tasso di interesse applicato esclusivamente al capitale iniziale. Per esempio, se prendi in prestito 10.000 euro con un TAN del 5%, pagherai 500 euro di interessi all’anno, calcolati sul capitale iniziale. Inoltre, non considera spese come commissioni di apertura pratica, costi di gestione o assicurazioni obbligatorie. Fornisce solo l’indicazione dell’interesse applicato al prestito.

TAEG

Il TAEG, o Tasso Annuo Effettivo Globale, offre una visione più completa del costo totale del prestito, poiché considera anche tutte le spese accessorie e gli interessi composti. Questo lo rende uno strumento migliore per valutare e confrontare le offerte di prestito, poiché riflette il vero onere finanziario del prestito. TAEG, o Tasso Annuo Effettivo Globale, offre una misura più completa del costo di un finanziamento, poiché include non solo il TAN ma anche tutte le spese e le commissioni associate al prestito. 

Ad esempio, se il TAN è del 5% ma ci sono 200 euro di spese per l’apertura del prestito e altri costi, il TAEG rifletterà il costo totale, che potrebbe essere, ad esempio, del 7%.

In definitiva, fornisce un quadro dettagliato del costo del prestito, includendo tutti i costi associati. Questo aiuta a capire meglio quanto pagherai effettivamente e facilita il confronto tra diverse offerte di prestiti.

Quando esplori opzioni di prestiti e finanziamenti, è fondamentale comprendere la differenza tra TAN e TAEG. Il TAN ti offre una visione base dell’interesse applicato, mentre il TAEG fornisce una panoramica completa dei costi complessivi, inclusi interessi e spese accessorie. Utilizzare entrambe le misure ti aiuterà a fare scelte finanziarie più informate e a selezionare il prestito che meglio si adatta alle tue esigenze e al tuo budget.

Il mutuo sulla prima casa è una soluzione indispensabile per molte famiglie, ma comporta una serie di spese che è importante conoscere e comprendere. Le agevolazioni fiscali e le detrazioni previste dalla normativa italiana possono aiutarti a ridurre il carico economico legato al mutuo, rendendo più accessibile l’acquisto della tua abitazione principale.

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