Quando un portafoglio di investimenti si dice efficiente?

Se mi seguite sui social o avete dato un’occhiata al mio sito, vi sarete accorti di quanto il tema del portafoglio investimenti mi stia a cuore. Il portafoglio di investimenti è uno strumento fondamentale che permette a ognuno di prendere consapevolezza delle proprie risorse e agire in modo strategico verso gli obiettivi finanziari.  

 Ma quando un portafoglio può dirsi davvero efficiente? Scopriamolo insieme.

Cos’è un portafoglio di investimento?

In teoria, un portafoglio di investimento è l’insieme dei prodotti finanziari (o asset) detenuti da un investitore per raggiungere i propri obiettivi economici. In pratica, possiamo pensare al portafoglio come a un contenitore che raccoglie tutte le vostre risorse finanziarie, ovvero gli strumenti scelti per far crescere il capitale o generare reddito. 

L’obiettivo principale di un portafoglio è far crescere il capitale nel tempo o produrre reddito, che sia per comprare la casa dei vostri sogni, pianificare una pensione serena o creare un fondo per gli imprevisti. Ma per fare questo, non basta solo avere un portafoglio. Bisogna assicurarsi che sia costruito in modo efficiente.

Portafoglio efficace o efficiente?

La differenza tra un portafoglio efficace e uno efficiente risiede negli obiettivi principali che ciascuno persegue e nelle modalità con cui questi obiettivi vengono raggiunti.

  • Portafoglio efficace: Un portafoglio è efficace quando raggiunge gli obiettivi prefissati. Se un investitore punta a un rendimento specifico entro un periodo definito e il portafoglio riesce a farlo, allora si può dire che è stato efficace. Il focus è sulla capacità del portafoglio di soddisfare o superare tali obiettivi.
  • Portafoglio efficiente: Qui l’attenzione si sposta sul “come” il portafoglio raggiunge quei risultati. Un portafoglio efficiente non si limita a generare rendimento, ma lo fa ottimizzando il rapporto tra rischio e rendimento. Questo significa ottenere il massimo guadagno possibile con il minor rischio e costo. Per farlo, richiede una gestione attenta, che può includere diversificazione, ottimizzazione fiscale e bilanciamento periodico.

In breve, l’efficacia riguarda il raggiungimento dell’obiettivo, mentre l’efficienza riguarda il farlo nel modo più intelligente e ottimale possibile.

Perché dovresti desiderare un portafoglio efficiente?

Scegliere di costruire un portafoglio efficiente è una scelta vincente a lungo termine. Un portafoglio efficiente ti permette di ottenere il massimo dai tuoi investimenti senza esporsi a rischi inutili e riducendo i costi legati, ad esempio, alle commissioni di gestione. Non solo raggiungerai i tuoi obiettivi, ma lo farai con una gestione consapevole e ottimizzata.

Uno degli elementi chiave di un portafoglio efficiente è la diversificazione. Ma la diversificazione da sola non è sufficiente. Nei prossimi paragrafi, esploreremo altre due caratteristiche fondamentali per costruire un portafoglio efficiente.

Non solo diversificare

Come abbiamo detto, la diversificazione è uno dei pilastri di un portafoglio efficiente. Significa “non mettere tutte le uova nello stesso paniere”, ossia distribuire il capitale su diversi asset per ridurre il rischio. Se un settore va male, altri investimenti possono compensare le perdite, mantenendo stabile il portafoglio nel complesso.

Ma oltre alla diversificazione, ci sono altri due aspetti da considerare, il rapporto sharpe e la gestione attiva.

L’indice di Sharpe: cos’è e come si calcola

L’indice di Sharpe è un indicatore fondamentale per valutare quanto rendimento stai ottenendo dal tuo portafoglio rispetto al rischio che ti stai assumendo. In altre parole, ti dice se il rischio che stai correndo per ottenere un certo rendimento è giustificato. Più alto è, migliore è la compensazione tra rischio e rendimento: significa che stai ottenendo di più a fronte del rischio che stai assumendo.

Formula del rapporto di Sharpe:

       S =Rp – Rf / σp

Rp = rendimento medio del portafoglio
Rf = rendimento medio dell’attività priva di rischio (es. titoli di Stato)
σp = deviazione standard del portafoglio (una misura del rischio o volatilità)

Esempio pratico:

Immaginiamo che il tuo portafoglio abbia generato un rendimento medio annuo del 7% (Rp) e che il rendimento di un’attività priva di rischio (ad esempio, un titolo di Stato) sia del 2% (Rf). La deviazione standard del tuo portafoglio (σp​) è del 10%.

Il calcolo dell’indice di Sharpe sarebbe: 

S =7 – 2 / 10 = 0,5

Interpretazione

Un indice di Sharpe di 0,5 significa che per ogni unità di rischio assunta, ottieni un rendimento di mezzo punto percentuale. In generale, un indice di Sharpe superiore a 1 è considerato buono, mentre un valore superiore a 2 indica un portafoglio eccellente.

La gestione attiva

Sebbene alcuni investitori preferiscano un approccio “passivo”  , la gestione attiva può essere utile per cogliere opportunità di mercato o correggere eventuali squilibri. 

La gestione attiva richiede monitoraggio e ribilanciamento del portafoglio per mantenerlo efficiente nel tempo, soprattutto in risposta a cambiamenti del mercato o dei propri obiettivi.

Un portafoglio efficiente non è solo un insieme di asset, ma uno strumento attentamente progettato per massimizzare i rendimenti con il minor rischio possibile.

Vuoi che i tuoi investimenti lavorino davvero per te?

Diversificazione, ottimizzazione del rischio attraverso strumenti come l’indice di Sharpe e una gestione attiva sono gli ingredienti per far sì che il vostro portafoglio non sia solo efficace nel raggiungere i vostri obiettivi, ma anche efficiente nel modo in cui lo fa.

Quindi, la prossima volta che pensate al vostro portafoglio, chiedetevi: è davvero efficiente? Come consulente finanziaria posso aiutarti a rispondere a questa domanda.

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